Da bambina non avevo un buon rapporto col tempo. Non l'ho mai concepito in termini di lasso o scadenza, e stavo solo molto attenta ai segnali che irrimediabilmente ne scandivano i vari passaggi: albe e tramonti, per esempio, o quante pagine di libro potevo leggere prima che iniziasse la lezione a scuola, o dalla semina dell mais all'arrivo della mietitrebbia. A tavola il siparietto si rinnovava, e per me era estate solo quando mia zia mi preparava la Parmigiana di melanzane.
Eccola qua! Qui alla Pavona la ripropongo con i mie occhi: pomodoro cuore di bue bruciato in piastra, patatine di melanzane, maionese di yogurt greco e basilico, origano fresco e pizzo croccante di carbone.
Il tempo ancora non lo capisco propio bene bene, ma questo piatto mi fa volare lontano per un bel po'.
Nessun commento:
Posta un commento